domenica 11 novembre 2012

Il Carro, Platone e l'amore

Platone fu il primo filosofo a riconoscere all'anima una natura spirituale e dunque immortale. Illustrò nel Fedro (un suo dialogo) un mito in cui questa è paragonata ad una biga: l'auriga e i due cavalli, uno bianco e uno nero, rappresentano ognuno i tre aspetti dell'anima:

L'auriga incarna l'anima razionale, o ragione, che risiede nel cervello. Il cavallo chiaro rappresenta la volontà che si sottomette alla ragione, è la parte dell'anima dotata di sentimenti di carattere spirituale. Il cavallo scuro rappresenta l'istinto che al contrario si ribella e si dirige verso il mondo dei sensi. La guida ne risulta perciò alquanto problematica e la biga deve essere diretta verso l'Iperuranio, luogo metafisico dove risiedono le "Idee".
Curiosamente, se dividiamo i 21 Arcani Maggiori numerati in 3 gruppi da 7 carte l'uno, scopriamo che vi corrispondono questi tre aspetti dell'anima.

L'auriga conduce l'intero carro/anima cercando di fermare i cavalli dall'andare in direzioni opposte, per procedere verso l'illuminazione.
Platone intendeva spiegare con questo mito la reincarnazione: una rinascita quale saggio o filosofo ad aspettare chi avesse spronato di più il cavallo bianco, una vita da persona ignorante per chi non fosse riuscito a tenere a bada quello nero.

Il Carro, Arcano Maggiore numero 7, illustra questo mito. Platone suggerisce che l'amore sia la forza che conduce verso il divino, se guidata dalla ragione.

mercoledì 7 novembre 2012

L'imperatore e il padre interiore.


Quando l'energia di un arcano è presente nella nostra vita, a quanti livelli si può manifestare? Non si tratta solo di espressione esteriore o interiore dello stesso, ci sono casi che mi fanno apprezzare lo spazio negativo di un arcano, il vuoto energetico che scolpisce la vita di un individuo come un bassorilievo. Su questo tema, ecco alcune impressioni lasciatemi da un consulto fatto qualche giorno fa.

Arriva da me una donna molto dolce (ma lo sapevo già, avendo calcolato prima che la sua carta di nascita è 9, l'Eremita e io ho un debole per i 9, o quantomeno le donne 9; le mie due più care amiche sono 9...) le chiedo subito di scegliere un numero da 1 a 22 e senza esitazione mi risponde 18, io penso "la Luna. La carta complementare del 9 (1+8=9) Perfetto!" ovviamente le avrei voluto parlare del 18 e questo pensiero mi premeva nella testa, dunque il suo aver intercettato proprio quel numero palesava la sua ricettività psichica di cui, come tutte le 9, questa donna è altamente inconsapevole o irriguardosa, più la seconda ovviamente.