Sì, hai capito bene, quel Waite del celeberrimo Rider-Waite,
o meglio Waite-Smith
il prototipo di mazzo di Tarocchi più emulato nella storia, notevole per essere uno dei primi, ma certamente il più famoso, ad illustrare
pienamente tutte e 78 le carte, anziché solo i 22 arcani maggiori, con la collaborazione artistica di Pamela Colman Smith.
Ma torniamo alla scoperta.
Un secolo dopo la prima edizione del famoso Waite-Smith (Dicembre 1909) esce questa incredibile notizia (Settembre 2011) della scoperta di un secondo mazzo di Tarocchi firmato Waite.
Sembra che i trionfi non solo siano ricchi di simboli, ma vi siano
corrispondenze cabalistiche all'Albero della Vita e note dello stesso
Waite a margine.
Il clamore è stato seguito di pari passo dalla controversia, in quanto nell'ondata di eccitazione e nella fretta di parlarne sembra siano state dette delle imprecisioni e si sa, nella comunità esoterica certe leggerezze sono maltollerate. Rispetto ai grandi luminari del passato e al loro sacro lascito è tanta la sensibilità, per non dire suscettibilità, alquanto tipica direi.
Dov'è il conteso?
Una nota esponente nel mondo dei Tarocchi,
Tali Goodwin, autrice, blogger e quant'altro, dichiara che dopo lunghe ricerche genealogiche
è entrata in possesso dei dipinti originali di questo mazzo misterioso. Non solo, sta per pubblicarlo e divulgarlo al mondo intero!
Ma com'è possibile, se
c'è qualcun altro che dichiara di essere in possesso degli originali e questo qualcuno ha l'autorità di un ordine esoterico fondato dallo stesso Waite che si suppone abbia custodito gelosamente gli originali per oltre un secolo?
La più grande scoperta nel mondo dei Tarocchi diventa subito un giallo intrigante, su cui ancora la comunità esoterica tutta tiene il fiato sospeso.
Tali Goodwin mente? Si tratterà di un falso? O per caso esistono veramente due originali del mazzo di Tarocchi più ambito al mondo?